Apro una piccola
parentesi sul caso IENE e circoli vari. Non voglio parlare dei
finanziamenti e del presunto scandalo, non parlerò neppure
dell’importanza dell’UNAR o del fatto che una trasmissione
televisiva che mette in piedi un servizio confezionato per creare
scandalo possa influire in questo modo sulla vita politica di un
paese. Sono state dette molte inesattezze, a partire dal fatto che
questi circoli ricevano finanziamenti pubblici (non è vero, nel
singolo caso i fondi all’ANDDOS sono stati dati per un progetto
fatto insieme all’università La Sapienza, poi possiamo discutere
sui mancati controlli all’interno dei circoli per quanto riguarda
prostituzione, droga ecc ma questa è un’altra storia), ma di
questo hanno già parlato altri e non lo farò anche io.
Quello che mi preme
mettere in evidenza invece è l’immediato attacco alle persone GLBT
(a tutta la comunità) e la riprovazione sociale che quelle immagini
hanno suscitato. La Iena in questione ci ha tenuto a far vedere un
uomo che si faceva fistare, altri che facevano sesso orale e anale.
Persone maggiorenni che fanno sesso in un luogo in cui entri con
una tessera. La maggior parte dei commenti che ho letto diceva:
“Prendetelo nel culo ma non con i nostri soldi”.
Ecco, per dire, i
vostri soldi non vanno a finanziare il sesso anale. Si dovrebbe poi
parlare di fondi europei stanziati per determinati progetti che non
si possono utilizzare, in ogni caso, per altre cose.
L’attacco si è trasformato prestissimo da: “i nostri soldi” a
“pervertiti” a “gassate i froci”.
Perché alla fine di
questo si tratta, non mandate proprio giù che due uomini possano far
sesso fra loro. Lo so che l’immagine rassicurante del frocio
migliore amico o che fa la proposta di matrimonio al proprio compagno
o quello tanto dolce vi fa venire la lacrimuccia ma, ehi, anche noi
facciamo sesso.
Esattamente come lo
fate voi, come lo fanno i vostri amanti, i vostri compagni o le
vostre compagne. Quindi mettiamo le cose in chiaro, se avessero fatto
vedere un club in cui uomini guardano fare sesso delle donne o dove
ci sono scambisti eterosessuali probabilmente la condanna morale non
sarebbe stata così forte. E, per favore, evitatemi i “Non è vero
se lo fanno con soldi pubblici” perché, va ribadito, questi soldi
non vanno ai circoli, vanno ai progetti.
Ora possiamo anche
evitare di parlare dell’ipocrisia imperante per cui si deve ancora
negare di avere una determinata tessera o si deve negare il proprio
orientamento sessuale in pubblico, ma apriamo gli occhi.
Ci sono persone che
amano farsi legare (belle le 50 sfumature eh?), persone che amano
farsi sottomettere, altri che amano il sadomasochismo, ci sono
persone che amano farsi fistare o fistare, altri che amano le orge o
lo scambio di coppia. La sessualità umana ha un milione di
sfaccettature, il moralismo disgustoso che esce ogni volta che si
parla di sesso gay è delirante. Fate sesso anche voi cari amici
etero, ad alcuni di voi piacciono determinate cose, ad altri no.
Perché il mondo glbt si debba giustificare da questo punto di vista
io proprio non lo capisco. Esistono circoli in cui si fa sesso
affiliati ad associazioni culturali? Sì, esistono. Abbiamo scoperto
l’acqua calda. Esistono per le persone glbt ed esistono per le
persone eterosessuali.
Vogliamo una
moralizzazione della società? È questo che vogliamo? Vogliamo che
la nostra sessualità venga controllata?
Benissimo: basta
locali in cui si fa sesso, etero o gay fa lo stesso, chiudiamo tutto.
Basta prostituzione (un mercato fiorentissimo nel nostro paese),
basta pornografia (altro mercato che va alla grande), basta anche
alla mercificazione dei corpi in TV, chiudiamo tutti i negozi in cui
si vendono giocattoli erotici, eccetera.
Poi passiamo
all’alcol, alle sigarette, alle idee troppo rivoluzionarie.
Perché di questo si
tratta.
Se volete fare i
moralisti fatelo a 360 gradi e non solo quando vedere due froci che
fanno sesso perché io rivendico il diritto ad avere una mia
sessualità, delle fantasie, dei desideri.
Rivendico con forza
il diritto di fare del mio corpo e con il mio corpo ciò che voglio
se entro i confini della legge.
Non vi sta bene?
Cominciate voi, cari moralizzatori, cominciate voi a fare della
vostra sessualità qualcosa di “moralmente” accettabile.
Poi ne riparliamo.